18 Agosto 2014
La mia prima volta sul pesce.
E un altro sogno si realizza!!! La “Via attraverso il Pesce” sulla Regina, la parete delle pareti.
Incredibile, eccezionale, fantasmagorica…queste sono le parole che mi vengono alla mente per descrivere questa via. Una via che ha fatto la storia dell’alpinismo dolomitico che ancora oggi dopo anni conserva tutta la sua aurea di rispetto e che a mio avviso rientra tra i capolavori alpinistici di tutti i tempi.
Dopo una prima parte di arrampicata di VI che corre via abbastanza veloce, con una scalata mai faticosa e sempre ben proteggibile, la via dal dodicesimo tiro comincia ad essere impegnativa e a richiedere attenzione.
Il tiro di 7a tocca a me… le protezioni sono scarse e non affidabilissime, duro il traverso in placca verso sinistra a cui segue una fessura ostica e delicata.
Da adesso in avanti non si scherza più, l’arrampicata richiede ora concentrazione e tanto controllo emotivo per affrontare lunghi run-out lontano da protezioni tutt’altro che cementate.
Il tiro di 7b+ è incredibile, parto io da primo mi trovo dinanzi una successione incredibile di buchi che danno la direttiva della salita, fino ad arrivare al crux.
Mi alzo bene dall’ultima protezione ,un tricam incastrato con fil di ferro.
Sono li per provare la libera …basta un passo, solo uno.
Prendo il monodito di sinistro, ora devo alzare il piede destro in spalmo, tenere una pinzata rovescia… la testa va alla grande dai Lorenz… poi mi fermo, penso un attimo al fil di ferro del tricam…mai pensare! Ho perso il mio HIC et NUNC…
Decido allora di posizionare un cliff, staffa e sono fuori. Peccato.
Il successivo tiro di 7a da secondo lo libero alla grande.
Finalmente siamo nel “Ventre della balena”.
Il tiro che segue è esagerato, duro e ad alta tensione, fatto tutto in libera.
Tocca ora a Fra che si fa fuori, con passo su cliff, un bel tirone duro e continuo; forse il più duro della via.
Siamo quasi fuori manca ancora un tiro di 6b/c tutto da scalare… il Pesce ha abboccato.
Grazie ancora REGINA!